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Cammino Neocatecumenale

Sono in te tutte le mie fonti, a cura di Francesco Giosuè Voltaggio.

La serva di Dio Carmen Hernández
in Terra Santa 1963-64

Il pellegrinaggio in Terra Santa è per chiunque il viaggio di una vita. In questo libro si ricostruisce lo storico e poetico pellegrinaggio del ‘63-‘64 inTerra Santa della serva di Dio Carmen Hernández Barrera, co-iniziatrice con Kiko Argüello del Cammino Neocatecumenale, nelle stesse sue parole, note, racconti, aneddoti e foto. La Chiesa è nata a Gerusalemme: “Sarete miei testimoni, cominciando da Gerusalemme, e fino agli estremi confini della terra” (At 1,8) e ogni rinnovamento non può che venire per essa da un ritorno alle fonti, comprese quelle di Gerusalemme e dellaTerra Santa, perché “sono in essa tutte le nostre fonti” (Sal 87,7). Una poesia di Tagore cara a Carmen recita: “Sono rotti i miei legami, pagati i miei debiti, le mie porte spalancate: me ne vado da ogni parte”. Così, cominciando da Gerusalemme e dallaTerra Santa, Carmen divenne una testimone della fede “fino ai confini della terra”. Il lettore troverà qui la sua avvincente esperienza di pellegrinaggio dal Libano alla Siria, attraversando deserti esteriori e interiori, fino alla Terra Santa, al lago di Galilea, alla consolazione di Gerusalemme: “In Gerusalemme sarete consolati” (Is 66,13). Così, il pellegrinaggio di Carmen diviene un aiuto per ogni pellegrino nel suo cammino di fede verso la Gerusalemme Celeste.

Francesco Giosuè Voltaggio, presbitero della Diocesi di Roma e ora fidei donum al Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, vive da vent’anni in Terra Santa, dove è rettore del Seminario Redemptoris Mater di Galilea, sul monte delle Beatitudini. È professore di Sacra Scrittura presso lo Studium Theologicum Galilaeae e autore di numerose pubblicazioni. Ha avuto la grazia di avere Carmen come madrina di Battesimo e di conoscerla fin dall’infanzia.

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neocatecumenale

CONVIVENZA DI INIZIO CORSO 2020 A PORTO S.GIORGIO.

Si è svolta nei giorni 10 11 12 13 settembre 2020 ,nel rispetto delle regole sul distanziamento, la Convivenza di Inizio Corso dei catechisti di Italia ed Europa nella “Tenda” a Porto S.Giorgio.

La Convivenza che ha dato slancio missionario ai catechisti presenti è stata portata avanti dall’equipe responsabile del Cammino Neocatecumenale Kiko Arguello, Ascension Romero e Padre Mario Pezzi.

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Kiko Argüello, neocatecumenale

KIKO ARGUELLO E LA PITTURA CRISTIANA MODERNA

La pittura di Kiko Argüello, iniziatore insieme a Carmen Hernandez del Cammino Neocatecumenale, si inserisce nella tradizione dell’iconografia orientale. Si tratta di una tradizione che l’Occidente ha perduto, e che è importante recuperare in questo momento di profonda crisi estetica nell’arte sacra occidentale.

In Oriente l’iconografia non è un elemento accessorio, un ornamento fine a sé stesso, ma è parte integrante e essenziale della liturgia: è un annuncio, l’annuncio di Gesù Cristo. Tutte le grandi chiese orientali sono ricche di icone, e all’inizio di ogni “divina liturgia”, cioè dell’eucarestia, c’è l’incensazione delle icone, le quali sono l’annuncio della realtà del cielo. L’oro che abbonda nelle icone, nello sfondo, nelle decorazioni, nelle immagini, significa l’annuncio di una realtà celeste.

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Cammino Neocatecumenale

KIKO ARGUELLO e la sofferenza degli innocenti

LA SINFONIA “SOFFERENZA DEGLI INNOCENTI”

LA SOFFERENZA DEGLI INNOCENTI : Parafrasando Nietzsche si poteva affermare: “Se Dio non vuole aiutarli è un mostro; se non può, non esiste”. Frasi velenose. Poteva Dio aiutare quella donna che aveva il marito violento e il figlio handicappato vivendo in una baracca oppure no? Perché non lo faceva? Dio esiste? Alla fine lasciai perdere tutte queste domande. Sa cosa vidi? In quella signora ho visto Cristo, così come ho visto Cristo nella donna con il Parkinson, abbandonata dal marito e con un figlio pazzo, che lì vicino trascinava una grama esistenza vivendo d’elemosina. Vidi il mistero di Cristo che assume su di sé il dolore del mondo e lo redime. La ricerca intellettuale e filosofica di Dio mi avevano fatto arenare. L’incontro con i poveri, gli emarginati, i sofferenti; il progressivo svuotamento interiore; le umiliazioni: fu allora che Dio si manifestò. Ebbi l’intima certezza che esisteva. Ed era amore. Restai enormemente sorpreso, lo dico sinceramente. Ma mi sentii contemporaneamente rasserenato. E libero. Se Dio esiste, esisto anch’’io.