neocatecumenale

COMUNIONE SOTTO LE DUE SPECIE, L’EUCARESTIA NELLA STORIA DELLA CHIESA

È importante che la comunione nella mano manifesti l’amore per la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. Per questo è necessario sottolineare la nobiltà dei gesti dei fedeli, proprio come dicevano i Padri della Chiesa ai neobattezzati alla fine del IV sec. I fedeli avevano la regola di tendere entrambe le mani: “fai con la mano sinistra un trono per la destra, perché questa deve ricevere il Re”. (VªCatechesi Mistagogica n.21, PG 33, 1125; San Giovanni Crisostomo, Hom 47, PG 63, 898, ecc.). Nei primi secoli della Chiesa, di norma, il Corpo di Cristo veniva sempre ricevuto nelle mani e solo nel IX sec. il Rito iniziò a cambiare e a ricevere la comunione in bocca [e questo esclusivamente nella Chiesa di Occidente] ma solo in alcuni luoghi e non ovunque, nemmeno a Roma, che sarà l’ultima Chiesa ad accettare la comunione in bocca.
Poi, nel IX sec. alcuni Concili regionali stabilirono che i fedeli non potessero ricevere la comunione con le mani: come quello di Parigi (829), Córdoba (839), Rouen (878).
A Roma la nuova modalità della comunione in bocca fu introdotta successivamente nelle altre Diocesi solo intorno al X sec. (Ordo Romanus X, dall’anno 915).
In conclusione, ricevere con le mani il Corpo del Signore è una modalità totalmente degna e legittima, perché nove secoli di storia della Chiesa, con questa prassi liturgica, ne manifestano la validità. In effetti, la bocca non è più santa della mano, perché tutto il corpo è ugualmente responsabile delle sue azioni. Oggi la Chiesa, praticamente quasi ovunque nel mondo, permette di ricevere la comunione nelle mani.

L’Eucaristia ricevuta sotto entrambe le specie [del corpo e sangue di Cristo] da tutta l’Assemblea e non solo dal Presbitero celebrante, fu una prassi liturgica che si mantenne in tutte le Chiese, occidentali e orientali, fino all’anno 1250, per dodici secoli ininterrotti.
Che il Presidente e tutta l’Assemblea comunicassero il Corpo e il Sangue di Cristo [dal calice], era prassi continua in tutte le Chiese, fin dalla prima Eucaristia del mondo celebrata nel Cenacolo dove Cristo dice: “Bevete tutti, questo è il mio sangue..” e ininterrottamente, per più di XII sec. fino al 1250.
Questa disposizione di comunione sotto le due specie, si può osservare nel Messale Romano di varie nazioni dell’epoca: come Italia, Spagna, Francia, Germania, ecc.
Solo a partire dal 1300 si comincia a fare la comunione solo al pane.
È importante notare che guardando alla storia della Liturgia della Chiesa, sono più i secoli in cui l’intera Assemblea comunica il Corpo e il Sangue di Cristo di quelli in cui si fa la comunione con la sola specie del pane eucaristico.
Il Concilio Vaticano II° ha riaperto la possibilità della comunione con entrambe le specie guardando alla volontà di Cristo [e in obbedienza a Lui], il quale, istituendo l’Eucaristia, porse il calice ai suoi discepoli dicendo che “tutti” dovevano riceverlo, perché la Nuova Alleanza è destinata a tutti: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’Alleanza.”

P.Maurizio Martini.